Armonia, Risorse, Teoria – ART

basi più solide per moltiplicare le potenzialità musicali.

La teoria musicale come nessuno te l’ha mai fatta conoscere! Qui si trattano gli aspetti più”ostici” del fare musica, ma lo si fa con un approccio chiaro, diretto, chitarra alla mano!
Lo scopo fondamentale non è diventare dei “dotti musicologi” (chissene…), ma acquisire un linguaggio; che come ogni linguaggio ha le sue regole, la sua grammatica, la sua sintassi.
E solo quando tutto questo “ce l’hai dentro”, senza bisogno di starci a pensare, puoi lasciarti andare e, semplicemente, parlare. In questo caso, “parlare la musica”, attraverso la chitarra.

La scala maggiore (le 3 visioni). Alterazioni e armature di chiave. Gli intervalli  Triadi(maj, min, aug, dim). Tetradi (o quadriadi). Armonizzazione de a scala maggiore. Funzioni tonali. Armonia funzionale: key-centers, progressioni, cadenze. La scala minore naturale e la sua armonia. Le estensioni (9e, 11e, 13e). Sostituzioni diatoniche. Contesti statici: i modi (dalla visione relativa alla visione parallela) e l’armonia modale. Le modulazioni (mediate, non media te). Il blues e la sua armonia. La scala minore armonica e la tonalità minore. Le alterazioni. Sostituzioni non diatoniche (dominanti secondarie, simmetrie diminuite/aumentate, tritono, interscambio modale). La scala minore melodica (e i suoi modi). Scale simmetriche: diminuita (+ modo), whole-tone. Slash chords. Cenni su armonia pandiatonica e panmodale, scale sintetiche, polychords…

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Chitarra alla Velocità del Pensiero  – CVP

la tua immaginazione musicale “parla musica”, attraverso la chitarra.

Scale, arpeggi, intervalli… pentagrammi, tablature, digrammi pieni di pallini… diteggiature da memorizzare… Niente di tutto questo! O meglio: si tratta tutto questo, certo (eccome!),  ma con un obiettivo preciso: eliminare ogni scarto, pur minimo, tra la tua immaginazione musicale e quello che esce dalla tua chitarra.  Sviluppo dell’orecchio e controllo “totale” della tastiera: un percorso unico per arrivare al cuore stesso della ragione per cui in fondo hai deciso di suonare la chitarra: tirare fuori quanto di più speciale hai dentro.

Le note naturali sulla tastiera della chitarra. Single string: la scienza dell’unitar. La scala maggiore (diteggiature CAGED, 3 note/corda). I gradi della scala maggiore (riconoscimento uditivo, accesso sulla tastiera). La pentatonica maggiore. Gli intervalli: riconoscimento, morfologia sulla tastiera della chitarra. Intervalli diatonici sulle diteggiature della scala maggiore(3e, 4e, 5e, 6e, 7e, 8e). Arpeggi: triadi (maj, min, aug, dim), tetradi (maj7, 7, m7, m7b5,dim7, 6). La scala minore naturale (CAGED, 3 note/corda) e i suoi gradi (riconoscimento, accesso). Arpeggi estesi (9e, 11e, 13e). I modi (visione parallela: riconoscimento e accesso per i gradi di ciascun modo): diteggiature CAGED, 3 note/corda. Arpeggi per 4e e/o 2e. Modulazioni (mediate,non mediate): gestione in posizione. La scala minore armonica (CAGED, 3 note/corda) e i suoi gradi (riconoscimento, accesso). I modi della scala minore armonica (visione parallela:riconoscimento e accesso per i gradi di ciascun modo): diteggiature CAGED, 3 note/corda.Le scale del blues (pentatonica, blues, penta-6) e sovrapposizione di guide-tones. Arpeggi alterati (b5, #5, b9, #9; #11, b13). La scala minore melodica (CAGED, 3 note/corda) e i suoi gradi (riconoscimento, accesso). I modi della scala minore melodica(visione parallela:riconoscimento e accesso per i gradi di ciascun modo): diteggiature CAGED, 3 note/corda.Scale simmetriche: diminuita (+ modo), whole-tone (riconoscimento e accesso sui gradi).

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Tecnica & Tecniche – T&T

studi  per le due mani; poi coordinazione, e espressione. E virtuosismo.

La tecnica, croce e delizia di ogni chitarrista! Chi può negare il brivido di svolazzare sulla tastiera senza limiti? D’altra parte, però, la tecnica non è solo “velocità”. Di qui la necessità, imprescindibile, di andare alla ricerca dei meccanismi della tecnica chitarristica: partendo a monte (molto più a monte di quanto probabilmente sei in grado di immaginare) e da lì ripercorrendo con calma, nel dettaglio, ogni singolo passaggio, ogni più piccola opportunità, con minuzia certosina. E allora anche la velocità diventerà un sottoprodotto dell’accuratezza, coniugandosi con un controllo “totale”delle possibilità espressive della chitarra, fino al vero VIRTUOSISMO (e oltre): nessun limite esecutivo alle tue idee.

Il senso della tecnica: comprendere per controllare; ri-calibrazione posturale; Esercizi Fondanti; mano sinistra: importazione, quadraphonics, riflesso controllato, supportive-fingering, isometrics…; mano destra: impostazione, le 3 mozioni, pennata alternata (in/out; pari/dispari), isometrics…; coordinazione (dal virtuosismo alla musicalità); basic moves (tecniche di espressione): hammer-on, pull-off, legato/staccato, glissando, grace notes, bending (il controllo del pitch e delle curve), vibrato (ampiezza/velocità, direzione)…; tecniche supplementari (sweep picking, tapping, multi-tapping, hybrid picking, paradiddle picking…)

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Armonia con la Chitarra in Mano – ACM

digerire la teoria, divertendosi sui tasti (chi l’ha detto che lo studio dell’armonia è noioso?)

Dicono che la chitarra sia uno strumento armonicamente limitato. Dicono. E poi ti propinano i soliti dannati schemini fatti di posizioni da imparare a memoria… Oppure iniziano a snocciolare formule e calcoli, manco fossimo in un laboratorio di fisica nucleare… In realtà l’armonia è davvero uno dei territori più affascinanti della musica! E allora… se provassimo a lasciarci alle spalle il solito noiosissimo approccio cattedratico (tra l’altro,con ben poche applicazioni reali quando poi suoni “dal vero”), e ci cimentassimo una buona volta con l’esplorare gli accordi (formazione, concatenazioni, possibilità…) con un piglio diretto, chitarra alla mano, e “real world-oriented”, incarnato nell’approfondimento degli stili? Dannatamente divertente…

Voicing “acustici” & corde in comune. Power chords. Triadi (maj, min, aug, dim, sus) e rivolti: parti strette/late. Voice-leading triadico: applicazioni su cicli diatonici,cromatici, random. Tetradi: decostruzione e ricomposizione di voicing e rivolti. Voice-leadingsu tetradi: cicli diatonici, cromatici, random. Sostituzioni diatoniche e triad superimposition. Estensioni (9e, 11e, 13e) e voice-leading. Simbologie musicali. Armonia modale: quarte,clusters. Modulazioni (mediate, non mediate) e voice-leading. Armonia blues: guide-tones,upper extensions, riffin’ (texas, chicago, delta, modern). Tonalità minore: voicings & voice-leading (triadi, tetradi, estensioni). Alterazioni. Cadenze con alterazioni:ii7-V7-I; ii7b5-V7b9-i. Sostituzioni non diatoniche (dominanti secondarie, simmetrie diminuite/aumentate, tritono, interscambi modali) e voice-leading. Armonia dalle scale minoremelodica, diminuita, whole-tone. Cenni su armonia pandiatonica e panmodale, scale sintetiche, polychords. Chord-Melody: principi e tecniche di arrangiamento in tempo reale; …

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Ritmica & Groove – R&G

accendere la musica, “smuovere” l’ascoltatore (o: se non gli fai muovere le chiappe, hai perso)

Diciamolo, una volta per tutte: il “groove” è il vero motore di un pezzo. E puoi conoscere migliaia di accordi in migliaia di posizioni (?!), ma se la mano destra non “tira” sei fregato, kaputt. Far smuovere il piedino a chi ti ascolta, accendere l’energia: ciò che fa di un pezzo un “grande” pezzo. E allora via!, qui si tratta esattamente di questo, e lo si fa non con esercizi stantii di solita “ritmica pura”, ma con la musica “vera”, sui brani, sugli stili.

strumming (mozioni semplici e composte); mozione “a 8” e mozione circolare; separazione bassi/acuti; ottavi, terzine, sedicesimi: trattamenti e pennate; pattern (creazione, gestione); moltiplicare gli effetti: le 3 interpretazioni del pattern; arpeggi: classici vs fingerpicking; banjo rolls; ghost-notes & scratches; motown fills (hendrixianea); comping “in 4”; seste e terze, double stops; il riff (analisi, decostruzione, creazione); sliding chords; hybrid picking; analisi degli stili: blues, rock&roll, rock, funky, pop, hard’n’heavy, shredding, swing, be-bop, modal, free, latin (vari stili), fusion, etc.; tempi dispari e comping paradiddle picking; …

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Impro Tech – IT

costruire un vocabolario e dominarne la sintassi (da “che scala suono?” a “che frasi immagino?”)

Tecnica dell’improvvisazione, ovvero: il linguaggio della musica nella sua “urgenza”espressiva, dove le fredde “regole” (scale, accordi, arpeggi, intervalli, armonia, melodia…) prendono finalmente vita per raccontare una storia. La TUA storia. Assimilare il linguaggio dell’improvvisazione fino a “pensare musica”, con la stessa naturalezza con cui parli: al di là di sintassi e grammatica, al di sopra di qualunque vocabolario. Perché adesso la parola è tua.

scala maggiore e sue strutture diatoniche: pentatoniche, tetradi, triadi, intervalli; i modi (visione parallela); scale minori: naturale, armonica, melodica (+ strutture diatoniche + modi); scale simmetriche: diminuita (+ modo), whole-tone; scale esotiche e sintetiche; arpeggi (triadi, tetradi, estensioni alterazioni, superimposizioni) e intervalli: morfologia sulla chitarra, riconoscmento uditivo; modulazioni (cicli, random); sostituzioni; tonalità polimodali (trattamenti su accordi singoli); analisi degli stili: blues, rock&roll, rock, funky, pop, hard’n’heavy, shredding, swing, be-bop, modal, free, latin (vari stili), fusion, etc.; Superchops (by Howard Roberts): pensare in fretta per suonare veloce; ambienti panmodali e pandiatonici; out music; …

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Leggi, Canta, Suona – LCS

uccidi il solfeggio, con sistemi e tecnologie attuali (E2E = Eye to Ear, una bella differenza)

Ehi, lettura a prima vista? Prendere un brano per la prima volta e suonarlo direttamente dal pentagramma? E magari sapere come suonerà ancora prima di avere in mano la chitarra? Già: ma scordati noiosissime sessioni solfeggio con le manine che svolazzano per aria…qui si suona! Leggere lo spartito è un’esigenza professionale, certo, ma è soprattutto una questione di libertà (pensa a quanto saresti più “povero” e limitato nella tua vita se fossi analfabeta…). E chissà che anche tu non finisca col prenderci gusto e divertirti…

principi generali di lettura (procedure tradizionali/metodologie d’avanguardia: gli studi sui meccanismi neurologici dell’apprendimento applicati a music reading); lettura periferica e “trucchi del mestiere”; cantare lo spartito; i ritmi (decostruzione rapida & pattern recognition); familiarizzazione e approfondimento delle tecniche: lettura in posizione (aperta/lungo il manico); lettura su corda singola/coppie di corde; combinazioni; dal solfeggio alla musicalità; esercitazioni su pezzi “reali” del repertorio classico e contemporaneo (tutti i generi)

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Stile, Espressione, Linguaggio: Fraseggio

da esercizio a Musica, per tirare fuori la TUA voce (o: perché hai in mano quel pezzo di legno…)

Questa è sicuramente la “classe” più innovativa e “spericolata” del programma, l’anello mancante dei percorsi formativi tradizionali (come se, una volta che “sai suonare”, poi la musica “succedesse” da sola..) Dal come-allenarsi allo sviluppo della creatività (chi l’ha detto che “non si può imparare”? forse chi non sa come insegnarla…), dal “tocco” al fraseggio, dalla gestione dei tempi di studio all’affinamento delle capacità di ascolto “attivo” (da musicista!) fino alla sintesi di uno stile tuo, unico semplicemente perché nessun altro è… TE!

unitar (by Mick Goodrick); temi e variazioni (sviluppo, erosione); phrase developement: by contour/rhythm/guide-tones; slow impro (by Les Wise): assimilare il vocabolario,riassemblarlo per i tuoi scopi espressivi; Forward Motion (by Hal Galper: dalla ginnastica inutile alla musicalità); targeting (diatonico, cromatico, neighobour tones); permutazioni; sonic shapes e out-phrasing; cromatismi: le 4 vie; gesturing (by Joe Diorio); …

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Guitar Sound – GS

il suono, la “Voce” del chitarrista. Comprendere per controllare.

Quando ascolti un cantante, da che cosa lo riconosci? Prima che da cose come genere o stile,l’identità di un cantante viene… dalla sua voce! Per la chitarra è la stessa cosa: prima di ogni altro fattore, è il suono a dirti chi è il chitarrista. Il suono, il timbro: croce e delizia di chi tiene una chitarra per le mani, e con quella chitarra, probabilmente, ha qualcosa da dire. Ma… da che cosa dipende il suono? Dalla strumentazione, certo. Forse però anche da quanto riesci a gestirla. Conoscerla per “dominarla”; e tirare fuori il tuo suono, comunque. E dalle mani. Alla ricerca del “tocco” di…

La catena del suono. La chitarra: anatomia funzionale. I legni (body, manico, tastiera). Il fissaggio del manico (set-in, bolt-on, neck-through). I pick-up (attivi/passivi, single-coil/humbucker). Il ponte (fisso/vibrato: tipologie, usi, pro/contro). Tastiera e tasti. Hardware. Set-up e regolazioni: ottave, truss-rod, action. Amplificazione: anatomia funzionale. Valvolare, transistor,digitale: acquisti consapevoli per utilizzi consapevoli. Combo, testa/cassa, rack, sistemi digitali: pro/contro. Il pre: come agisce, il suo ruolo nel sound. Tipologie di pre (monocanale, a canali separati, programmabile, MIDI; stadi di guadagno). La gestione dei suoni-base. Equalizzazione: usi e “trucchi” (live/studio), regolazioni tipiche. Il finale di potenza: come agisce, il suo ruolo nel sound. Tipologie di finali (valvole/transistor; stereo/mono). La scelta della potenza. Fx loop: seriale/parallelo, usi e possibilità. Speaker e casse: come agiscono, il loro ruolo nel sound. Tipologie di coni (diametri, wattaggi, risposte in frequenza). La scelta dei coni: quanti/quali. Il cabinet e il suo ruolo: guida alla scelta della cassa. Effettistica: tipologie di effetti (processori di dinamica, modulazioni, ritardi). Connessioni:seriale/parallela. I singoli effetti: come agiscono, il loro ruolo nel sound (compressore,overdrive, distorsore, fuzz, wha, eq, volume; octaver, pitch-shifter, chorus, flanger, phaser; delay, echo; vibrato, tremolo). Fx routing: seriale/parallelo/misto. L’uso del mixer di linea. Programmazione MIDI (program/ control change). Sound & recording: allestimento home-studio, gestione dei processi…

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Repertorio Acustico/per Band/Classico-fingerstyle – Rep.A/B/C

bene studiare, per carità; ma poi tocca suonare. Perché la Musica te la insegna la Musica.

Repertorio Acustico: i brani che devi conoscere quando si canta tra amici (ma suonati da pro)

Repertorio per Band (elettrico): i brani che devi conoscere quando si suona tra musicisti (nonsolojam)

Repertorio Classico/Fingerstyle: la chitarra auto-suffciente, per quando vuoi suonare da solo.