Le storie di successo dei praxer (alcune, almeno).
Perché la capacità di un insegnante la valuti da una cosa sola: dai risultati dei suoi studenti.
Il resto sta a zero.

E eccoli qui, i risultati.

 

Simone Magioncalda è un bambino. Ma no, Guitar PRAXIS non è diventata una roba per bambini. Tutt’altro. Perché se la vede con gli adulti, ha ricevuto apprezzamenti personali da Jason Becker, per dire. E si è fatto apprezzare e supportare sulle pagine Facebook di tutti gli artisti di cui ha eseguito cover (usando il profilo del papà, lui ancora non ha l’età!), da Vai a Satriani, da Jeff Beck a Albert Lee, da Shawn Lane a Ritchie Blackmore…
Il suo canale YouTube nuoce gravemente all’autostima dei chitarristi adulti.

 

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Federico Rossi è un chitarrista giovanissimo e incredibile, che a poco più di vent’anni ha già attraversato moltissimi degli ambienti musicali imponendosi come figura di primo piano. Lo trovi nel mondo del blues, un linguaggio in cui ha sviluppato una pronuncia personale e riconoscibile, ma anche nel jazz, nel pop, in sperimentazioni elettroniche… È un divoratore di spunti e di capacità, e non è per caso che, dopo averlo aiutato ad attraversare l’improvvisazione e l’armonia avanzate contemporanee, lo ho voluto da subito al mio fianco nell’avventura di Guitar PRAXIS. Tienilo d’occhio.

 

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Francesco Scaravelli è approdato qui con lo scopo di perfezionare la tecnica, la consapevolezza sulla tastiera della chitarra e le ritmiche.

Dopo la sua esperienza sotto le mie grinfie, ha fondato i Ready, Set, Fall!, con cui ha registrato due dischi con etichette internazionali, ha girato il mondo in tour a spasso per il pianeta, ha sbancato le classifiche metal di iTunes USA… mica male, no?

 

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Gigi Magnozzi era già un chitarrista notevole, con una formazione completa al Conservatorio e una attività live incredibile.

Nonostante questo, aveva bisogno di rifinire e mettere a punto alcune cose.  Gli è servito? Lascia che sia lui a dirtelo:

“È stata fondamentale per introdurmi in modo sistematico al mondo della musica ‘non scritta’ con la quale non avevo assolutamente dimestichezza provenendo da una formazione classica […] Molto funzionale ed efficiente per sapere come muovermi sulla tastiera [della chitarra] in poco tempo”

Gigi suona con i Tuamadre, al momento ha sulla schiena qualcosa come oltre 150 live in giro per l’Italia su palchi a livello del Collisioni Festival, dividendo serate con personcine come Bob Dylan, Patti Smith, Ligabue, Boy George, Caparezza, Verdena, Giuliano Palma…

Ha all’attivo tre dischi, e ora è in studio di registrazione con la produzione di Claudio Dente (Elio E le Storie Tese, Concato…)

 

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Daniele Leone aveva una tecnica notevole, e una bella conoscenza del manico (scale, arpeggi, accordi…). Aveva anche esperienza di band, sui palchi, ma voleva integrare tutto questo nel suo processo compositivo in maniera coerente, per tirare fuori la sua musicadentro e darle  finalmente corpo, sostanza. Adesso con i suoi NAAT ha pubblicato un disco incredibile, che stanno portando in giro per l’Italia in tour.

 

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Davide “Puccio” Canepa era un chitarrista prettamente  rock. Era determinato a perfezionare le sue competenze armoniche e tecniche, e a espandere radicalmente la sua “comfort zone” in termini di generi musicali, tecnica, stile, armonia & arrangiamento, gestione del suono. È finito a suonare nientepopòdimeno che sul palco di Sanremo (Chantal & the Chain Gang). Adesso è riconosciuto come specialista in produzioni pop-funk, lavora in diverse attività live e studio, e è un insegnante ultra-richiesto, titolare peraltro della cattedra di chitarra in una scuola di musica (vabbè, nessuno è perfetto…)

 

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Paolo Infusini è stato uno dei primissimi praxer, si è beccato ancora tutti i fascicoli impaginati a mano con “cut&paste” vero, fatto di forbici e colla in stick e fotocopie (mannaggia, che faticaccia!). Quando, a distanza di anni, ho  aperto la pagina Facebook, l’ha recensita così:

“Eterna gratitudine, non una semplice scuola ma un vero simposio di cultura, bellezza e verità!”

Paolo ha suonato in uno dei dischi prog rock più apprezzati a livello planetario (by Luca Scherani), insegna sistematicamente a livello privato, ed è probabilmente uno dei più grandi esperti in circolazione per quello che riguarda lo stile e i suoni del classic rock (parlando di suoni: leggendario il suo feticismo per i pedali…)

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Pietro Binda è venuto da me per perfezionare la sua tecnica e la  sua consapevolezza armonica e stilistica. Abbiamo lavorato sull’aspetto improvvisativo e su quello compositivo, rifinendo nel contempo le sue qualità di gestione del sound, la ricerca del “tocco”, la ricerca di una “voce” unica e personale.

Già durante questo percorso insieme, i suoi NewTella si sono fatti notare abbastanza da guadagnarsi un contratto discografico, un tour in Inghilterra, hanno piazzato brani in heavy rotation su radio europee.

Viene considerato uno dei migliori giovani chitarristi in circolazione nel suo genere.

 

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Emanuele Belgrano si è conquistato nel giro di pochissimo tempo una reputazione da Maestro del rock blues. E pensare che per anni è stato uno dei più prolifici chitarristi country in circolazione! Nel tempo, dopo una “PRAXIS-cura” a base di improvvisazione avanzata e armonia contemporanea, si è imposto sui palchi più impegnativi con ogni sorta di collaborazione, da quelle di livello internazionale a quelli locali, rivelandosi una delle presenze più assidue nei locali di musica dal vivo di Liguria e Piemonte. Insegna privatamente e collabora con diverse scuole di musica (e vabbè…)

 

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Alessandro Camu veniva dal punk e dallo stoner. Voleva specializzarsi, rifinire la sua tecnica, portare ad un altro livello le sue competenze armoniche e le sue qualità compositive. Com’è andata? Beh, a quanti capita di essere chiamati a registrare negli studi londinesi di Roger Waters?!? A lui e ai suoi Monkeyliver è “capitato”.  Attualmente è con tutta probabilità il chitarrista più attivo sui palchi genovesi, e tra i suoi progetti primari spiccano i Kurt Russhell, macinatori di infiniti chilometri per i locali più heavy d’Italia attualmente in studio per il primo disco.

 

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Andrea Manca è un altro dei praxer della prima ora. Negli anni, si è cimentato con tutto, dal pop sofisticato di Doremiflo alle sigle di cartoni animati in chiave rock dei Planet O, portando una competenza di suoni e stile che ha pochi uguali sulla scena.

“A distanza di anni, quando ho un dubbio ancora spulcio tra i materiali del Guitar PRAXIS e la risposta, inevitabilmente, è lì, Sempre. E ogni volta mi stupisco e sorrido”

 

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Francesco Calore e Alfredo Cantelli sono venuti in momenti diversi, entrambi per lavorare specialmente sull’aspetto ritmico e su quello creativo-compositivo. I loro Bricklane hanno inciso dischi, si sono sparati migliaia di km con i loro tour europei, e continuano a rappresentare un punto di riferimento per il brit-pop (forse l’unico caso a questo livello per una band… non brit!!). Attualmente (con Alfredo e senza Francesco) è appena uscito il loro primo album in italiano.

 

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Sono solo alcuni esempi, eh. Potrei metterne abbastanza da riempirci un “tomo” di centinaia di pagine (per inciso: la cosa migliore, che mi rende più fiero del mio lavoro? Nessuno di loro mi assomiglia. Nemmeno un po’. Nessuno).

E ripeto: non ti sto raccontando le loro storie per fare lo “sborone”, non mi interessa, non me ne faccio niente io e non te ne fai niente tu.

Non è “merito mio”. Il culo se lo sono fatti loro. Certo, io ci ho messo la competenza e la funzione di “guida”. Che poi è la ragione per cui tu dovresti pagare un “maestro”.