17 cose da portare ai live nella custodia della chitarra (sperando di non usarle)

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“Se qualcosa può andar male, lo farà”. È la legge di Murphy, e naturalmente vale anche (soprattutto?) per i chitarristi in occasione dei concerti. In un pub o su un grande palco, poco importa: può bastare pochissimo per rovinare una data. E una data rovinata è un duro colpo per la reputazione tua e della tua band, lo sai: ci vuole una vita per costruirsi un minimo di credibilità, basta un inconveniente “da poco” per mandare tutto in rovina. Vale la pena farsi trovare preparati, davvero.
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UPDATE: questo articolo è in aggiornamento costante, con il contributo di tutti. Se hai altre “dritte” che secondo la tua esperienza val la pena di inserire nel “Survival Kit” del chitarrista, scrivile qui sotto o nella pagina Facebook di guitarPRAXIS, le inseriremo al più presto!
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Ecco alcune cose che devi avere sempre nella tua custodia. E quando dico “sempre” intendo proprio sempre. Nessuna eccezione. Non devi nemmeno più pensarci, devi darle per scontate. Magari ogni tanto sarà necessario darci un’occhiata, controllare che tutto sia a posto, ma “a freddo”, in un momento in cui non ne hai bisogno. Perché il giorno del live è tardi, c’è da caricare/scaricare/montare e tutto il resto, e del tuo “kit di sopravvivenza”non devi preoccuparti. Anzi, è lì proprio per toglierti dei pensieri, non per aggiungerne!
Iniziamo:
  • CORDE. Ok, cambiarle un paio di giorni prima del live è una buona idea (montate come si deve, facendo lo stretching per farle assestare). Ma nella tasca della custodia una muta nuova, a portata di mano, non può mancare. Davvero, non puoi permetterti di rompere una corda e restare senza. Nemmeno al saggio della scuola, figurati a un vero live.
    La scalatura dipende da te, ma in ogni caso il consiglio è di provare queste, nelle versioni 0.09, 0,10 o 0,11: noi le abbiamo provate e fanno davvero una bella differenza in termini di durata e di mantenimento della complessità armonica.
  • PLETTRI. A meno che tu non suoni esclusivamente fingerstyle, senza mai toccare un plettro, sarà sensato averne parecchi di riserva nella custodia. No, quelli “nel portafoglio”, o “nella tasca dei pantaloni”, non bastano. Ricordi?, abbiamo detto che non devi starci a pensare. Una manciata nella custodia, da dimenticare lì.
  • TRACOLLA. Insomma, se si rompe e non hai alternative sei nei guai. Guai seri. Che fai, suoni seduto? Può essere terribile, davvero. Una figura pessima, in grado di rovinare tutta la percezione di una performance anche se musicalmente fosse perfetta. Non vale la pena, sul serio. Ce ne sono di tantissimi tipi, io la preferisco imbottita, la schiena e la performance ringraziano, parecchio.
  • ACCORDATORE. A pinza. Con la batteria revisionata. ATTENZIONE: questo NON Èil tuo accordatore principale, quello che userai nel live (e che sarà a pinza, a pedale, a rack… dipende dal tuo set-up!), no: questo è solo quello DI SCORTA, nel caso l’accordatore principale abbia un malfunzionamento qualunque. Quelli a pinza sono piccoli e leggeri, non occupano spazio e ti possono salvare la vita. Ah, già che ci siamo: ci si accorda IN SILENZIO, a volume spento.
  • CAVI. Se chiedi a un musicista esperto, o a un fonico di qualche esperienza, la frase “ma ieri funzionava!”riferita a un cavo che non va è una delle più ascoltate. E delle più fastidiose. Come se fosse una giustificazione. Certo, DEVI testare i tuoi cavi il giorno prima, uno per uno. E essere sicuro che vadano alla grande. Ma una scorta, insomma. Almeno uno. Almeno.
  • CAPOTASTO. Magari non lo usi. Magari non l’hai nemmeno mai usato. Ma una serata storta al cantante può capitare, e un attrezzo così semplice può salvarti la vita. Non sarà come non averlo, ma almeno potete provare a uscirne vivi, o con le ossa non troppo rotte. In ogni caso, pochi grammi di peso e pochi cm di ingombro, suvvia.
  • PILA 9V. Quelle “quadrate”, che alimentano i pedali. O i pick-up attivi. Certo, sarebbe sensato usare per i pedali un alimentatore dedicato (di qualità, che ti evita i ronzii…). E per i pick-up metti una pila nuova il giorno stesso (questa è DI SCORTA, ricorda!) Ma se hai problemi a un’uscita, o qualsiasi inghippo, una pila 9v può cavarti d’impiccio.
  • CACCIAVITE. Regolare un pick-up al volo, dover accedere al truss-rod, dare una sistemata a una selletta del ponte, stringere una vite nel “mobile” dell’amplificatore… Le occasioni in cui dover usare un cacciavite sono infinite. Tutte seccature, certo, ma ahimé, cose che capitano. Meglio un cacciavite con punte intercambiabili, così ne tieni in custodia uno solo e va bene per tutto.
  • BRUGOLE. La chitarra DEVE essere messa a punto al meglio. Punto. E se lo è, non ne avrai bisogno. Ma a volte, gli sbalzi termici e di umidità giocano brutti scherzi, e può capitare di dover dare un’ulteriore regolata“al volo”. Il tuo set di brugole è lì per quello.
  • NASTRO ISOLANTE. Un cavo che fa rumore (non il tuo, tu li hai testati il giorno prima e comunque ne hai uno di scorta bello pronto, ricordi?), un attacco dell’alimentazione che va e viene, una spina che si stacca dalla ciabatta… Il nastro isolante è un altro salvavita. Davvero.
  • SCOTCH DI CARTA. Per fissare la scaletta, marcare sul palco il punto del feedback, annotare i settaggi dell’ampli. Per il poco peso/ingombro val la pena averlo. Sempre.
  • COLLA (CIANOACRILATO). Un’unghia che si rompe mentre trasporti l’ampli. La pinza dell’accordatore che si rompe. Qualsiasi cosa si possa spezzare, prima o poi, lo farà. Sarà il tipo ubriaco del pubblico che scontra gli strumenti, o chissà cosa. Tu ci metti il massimo della cura e dell’attenzione, ma per gli altri, come puoi garantire? Del semplice cianoacrilato può fare la differenza tra suonare e non suonare.
  • DEODORANTE. Ahem, c’è bisogno di spiegarlo? Mmh
  • UN RICAMBIO. Avrai i vestiti con cui arrivi al locale, e quelli per stare sul palco. Non parliamo di quelli. Ancora una volta, parliamo di SCORTA. Caso estremo, bisogno improvviso. Un caffè rovesciato sulla camicia di scena, una maniglia che strappa una manica… Stare al riparo da figure pessime è importante…
  • MEDICINE. Cerotti. Antidolorifici ad azione immediata. Antidiarroici. Le cose possono andare storte anche da un punto di vista fisico, altroché. E dover salire sul palco con un mal di denti fulminante, o con un attacco di diarrea, è fondamentalmente impossibile. Meglio premunirsi. E meglio farlo con medicinali che sai che funzionano su di te. Se soffri di allergie, tieni sempre con te anche i tuoi antistaminici/cortisonici.
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AGGIORNAMENTO! tutti i suggerimenti arrivati dai chitarristi in giro per il web
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  • ADATTATORE SHUKO. In effetti, era una lacuna imperdonabile. Avere tutto a posto e poi dover perdere mezz’ore alla ricerca di un adattatore è una delle esperienze più frustraanti (e poco professionali) in cui un musicista possa incappare. Già che ci siamo, una bella CIABATTA ELETTRICA (con il tuo nome scritto sopra bene in vista…) – by Raffaele Boni
  • TAGLIAUNGHIE. “Immancabile, ne tengo uno dentro ogni custodia. Perchè capita sempre un giorno un cui ti distrai e ti ritrovi gli altigli di wolverine” – by Johnny Firebird
  • UNA PEZZA (PULITA!!) PER PULIRE LO STRUMENTO. “Specialmente se si suona all’aperto in estate. Sembra una cosa stupida ma in mancanza ci si potrebbe ritrovare costretti a finire il concerto sguazzando nel fango” – by Johnny Firebird
  • un a 9V dc SWITCHING e un CAVETTO CON DAISY CHAIN. “Non alimento mai niente così, ma metti di avere qualche problema con l’alimentatore principale, almeno due-tre pedali così li puoi alimentare senza portarti mezzo chilo di pile” –by Roberto M. Ramundo
  • UN FUSIBILE DI RISERVA per l’ampli – by Puccio Canepa
  • Un ASCIUGAMANO, che di questi tempi è molto utile, e un TELO DI NYLON per riparare ampli e pedaliera da eventuali acquazzoni – by Raffaele Boni
  • MINITORCIA (indispensabile), ADATTATORI AUDIO (non si sa mai…), e ogni tanto, specie se suono in posti isolati, MINITESTER e MINISALDATORE. “Sembra un eccesso di zelo, ma almeno un paio di volte mi hanno salvato il live” – by Marco Pragliola
  • “Ho sempre anche un APRIBOTTIGLIE” – by Francesco Checco Roteglia
  • “Aggiungerei anche uno SLIDE, magari per una svisata blues all’ultimo minuto” – by Marco Grano
Il vincitore incontrastato è però Giovanni Alfò, che ci ricorda un elemento che da solo è in grado di sostituire tutto il Survival Kit, e oltre:
“una sana botta di culo vale più di mille pianificazioni”
Amen!

2 Comments

  1. Mario Laganà 19 Agosto 2019
    • il coccia 19 Agosto 2019

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